La varietà e la complessità della geologia e della geomorfologia del Cilento hanno fortemente influito sugli aspetti vegetazionali e floristici di questo comprensorio. La sua emarginazione rispetto a luoghi più noti e turisticamente frequentati, la impervia inaccessibilità di tanti ambienti montani e fluviali, la limitata pressione antropica di tipo sia insediativo che industriale, l'assenza di una agricoltura industrializzata, la bassa densità abitativa fanno di questo promontorio meridionale un sito privilegiato anche per quanto riguarda gli aspetti floristici e vegetazionali.
Tutto ciò spiega l'elevato numero numero di specie botaniche endemiche, cioè esclusive di quest'area. Tra le altre si possono citare la famosissima primula di Palinuro (Prìmula palinuri), il garofanino rupestre (Dianthus rupicola), la ginestra del Gasparrini (Genista ephedroides), il cardo di Creta (Cirsium creticum) e, tra le piante acquatiche presenti nei numerosi corsi d'acqua, la coda di cavallo (Hippuris vulgaris) e l'equiseto variegato (Equi-setum variegatum).